F1 GP Brasile: Una gara da quattro volte campione del mondo
Una gara infinita, folle, piena di tensione ed episodi controversi. Servirebbe un film per descrivere questo pazzo weekend in Brasile e soprattutto la gara. Verstappen parte dalla diciassettesima posizione, mentre Norris dalla pole. L’inglese è consapevole di avere un’occasione più unica che rara per la classifica mondiale. Dopo le qualifiche, avevamo previsto che la gara sarebbe stata probabilmente ancora più caotica, e così è stato.
Non finisce nemmeno il giro di formazione che Stroll, alla fine del primo settore, perde il controllo della sua monoposto. Il canadese si insabbia e non riesce a ripartire. Questo episodio è oggetto di una situazione caotica: sul tabellone appare che la partenza è stata annullata, ma Norris e gli altri piloti di testa partono per un altro giro di formazione. La situazione innervosisce Verstappen, che chiede una penalità, ma i commissari comunicano che l’episodio verrà esaminato dopo la gara.
Dopo 20 minuti si riparte: Russell supera Norris e conquista la leadership. Verstappen, partito in fondo allo schieramento, è già in decima posizione dopo un giro. La rimonta dell’olandese è impressionante: al giro 11 è alle spalle di Leclerc in sesta posizione. Nel frattempo, le condizioni metereologiche continuano a peggiorare sempre di più, con i piloti e i team che valutano se cambiare o meno le gomme.
Il primo a rientrare ai box è Leclerc, al giro 25. Poco dopo entra in vigore la virtual safety car, a causa di Hulkenberg che perde il controllo della sua Haas. Russell e Norris cercano di approfittarne e rientrano ai box, ma appena attivano il limitatore, la gara riparte. Da quel momento le condizioni peggiorano ulteriormente: i piloti si lamentano della scarsa visibilità e invocano la bandiera rossa.
La gara, al giro 32, viene sospesa dopo l’incidente di Colapinto. I primi tre, Ocon, Verstappen e Gasly, non si erano ancora fermati, ma grazie alla bandiera rossa possono cambiare le gomme e non perdere posizioni. Questo è un grande jolly per Verstappen e un duro colpo per Norris, che vede sfumare la possibilità di recuperare punti preziosi sull’olandese.
Dopo la prima ripartenza Ocon riesce ad allungare su Verstappen. Nel frattempo, Norris, che in precedenza aveva superato Russell, perde nuovamente la posizione a favore della Mercedes. Al giro 39 Sainz, che stava cercando di entrare in top 10, perde il controllo della sua Ferrari e finisce contro le barriere. Seconda safety car, tutto da rifare. Al via, Verstappen conquista la testa della corsa, mentre Leclerc, in un solo colpo, supera sia Russell che Norris, con quest’ultimo che scala in settima posizione.
Verstappen vuole lanciare un segnale forte: i suoi tempi sono impressionanti e allunga sempre di più sui suoi rivali. Poco dietro, Russell supera Leclerc e sale in quarta posizione.
Una gara infinita, durata poco più di due ore e mezza, che entra nella storia della Formula 1. Max Verstappen, partito dalla diciassettesima casella e a secco di vittorie da dieci gare, ha dimostrato tutta la sua forza anche senza una macchina non più dominante.
Oggi Max ha fatto una gara da quattro volte campione del mondo, vincendo il gran premio del Brasile. Sul podio, splendidi Ocon e Gasly, con l’Alpine che risale dalla nona alla sesta posizione nella classifica costruttori. Quarto Russell, sotto investigazione, seguito da Leclerc, che limita i danni. Norris chiude sesto, consapevole di aver perso una grande occasione, anche lui sotto investigazione, davanti a Tsuonda. Ottavo Piastri, penalizzato di 10 secondi di penalità per un contatto con Lawsonche termina nono, con Hamilton a concludere la top 10.
Una gara maestosa, eroica, ricca di emozioni, con la tensione al massimo che dimostra una cosa: in questo momento Verstappen, anche senza la macchina migliore, è il pilota più forte del mondo. Oggi ha messo la firma sul quarto titolo mondiale.
Grande Valse! Gara davvero incredibile. Tutti bravi, viste le condizioni della pista e qualche errore ci può stare: Verstappen emerge , Norris ne fa le spese. Tuttavia la regola che prevede di potere cambiare le gomme in regime di bandiera rossa non si può vedere in quanto può incidere pesantemente, come è successo, sul risultato della gara. in definitiva: Verstappen bravo ma anche “aiutato” dalla fortuna che sarà cieca ma a volte ci vede benissimo…